Se dall’antichità a oggi numerosi scrittori si sono inoltrati in questo territorio letterario non è stato per la curiosità o la scommessa di provarsi in un altro registro della scrittura, piuttosto invece per esplorare zone della conoscenza altrimenti inaccessibili. L’humour nero è essenzialmente un esercizio dell’intelligenza. L’autore (e con lui il lettore) mettendo in scena una vicenda o un personaggio guarda dietro di essile altre facce nascoste, così da contestar li e farlia pezzi, quasi come un vivisezionatore, eppuresenza mai annullare o negare la dose di misteroo di assurdo o di paradosso che i casi della vi ta contengono testardamente. Stravaganze, illogicità, contraddizioni sfilano nelle pagine di humour nero, mettendo in luce la fragilità ofutilità del senso comune, ma senza mai staccarsi dalla “serietà” dell’esperienza umana. Come altrimenti interrogare gli enigmi, dissacrarei miti, rovesciare le verità acquisite? Infinite le forme dell’eccesso in cui gli scrittorisi sono azzardati a penetrare: la malvagità in Shakespeare, la crudeltà in Sade, il macabro in Poe, l’eros in Jarry, l’assurdo metafisico in Kafka, l’arbitrio logico in Roussel, la persecuzione disumana in Karl Kraus. In tutti, il sottile piacere dell’intelligenza che scopre la relatività di ogni oggetto si unisce al divertimento dello spettacolo dove sempre il protagonista è un uomo-burattino, una figura comica e drammatica al tempo stesso. Questa antologia ripercorre gli itinerari dell’humour nero nella letteratura occidentale attraverso i suoi capolavori, dal tempo della Roma imperiale fino ai nostri giorni.

Curatore ANGELO MAINARDI, Itinerari dell’Humour Nero, F.to 15x21, 640 pagg. con illustrazioni b/n. Barbieri Editore. Rilegato ISBN 88-7533-023-9 Prezzo €. 25,00.