Si parla tanto di letteratura "di genere", oggi. Ci si interroga sulla funzione che certe convenzioni svolgono nel nostro immaginario, e magari anche, brutalmente, nei bilanci degli editori. Ecco, studiare l'opera di Carlo Lucarelli può forse servire a ridiscutere questi schemi. Nei saggi qui raccolti scopriamo un maestro del noir che ha assecondato e insieme "spostato" molte convenzioni. Uno che è apparso in tv declinando le virtù non catodiche dell'argomentazione, che ha manipolato la cronaca nera per scrivere racconti, che ha usato il pathos delle canzoni per restituire la durezza del reale, uno consapevole che la ferita c'è, e che la "letteratura", nelle sue metamorfosi multimediali, è lì per darle una forma.
Quattro giovani studiosi conducono altrettante indagini per mettere in luce i molteplici volti di un re del noir che è anche un formidabile maestro di comunicazione. Il successo multimediale di Carlo Lucarelli non solo è interpretato nel suo sviluppo interno (dalla narrazione pura al giornalismo, dal corpo a corpo con il mondo editoriale all’uso espressivo della canzone), ma è letto come il sintomo di un nuovo ‘posizionamento’ del letterario nella società contemporanea. Almost noir. Indagini non autorizzate su Carlo Lucarelli, a cura di Paolo Giovannetti, Arcipelago, Milano, 2005
Contiene i saggi: Delitti di carta (indagine narrativa), di Sara Re; L’uomo delle ombre (indagine giornalistica), di Claudio Garioni; Una strada tra le case (indagine editoriale), di Graziano Nani; Blu note (indagine musicale), di Daniela Rodà.
Il libro costa 14,00 euro.
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