“Se debbo andare in questa città detta Ancona, in questa regione italiana praticamente sconosciuta al mondo civilizzato che chiamate Marche, mi occorre un’accurata e attendibile informazione su tutti gli aspetti della vita di quei luoghi…” Così esordisce Sherlock Holmes, anarchici e siluri (ed. Robin, 2000) di Joyce Lussu, che vede il leggendario investigatore, nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, impegnato stavolta in una missione segreta nella città dorica, dietro incarico del Ministero della guerra britannico. Forse meno geniale che nelle versioni di Conan Doyle, ma più turista affascinato dalle bellezze naturali, Holmes non si ferma solo ad Ancona, ma attraversa varie zone, da Falconara a Loreto, da Recanati a Civitanova, soffermandosi a Porto San Giorgio “Piccolo paese di artigiani e pescatori nelle Marche meridionali”. Scenario centrale resta il Monte Conero, di cui il protagonista osserva con attenzione tutte le caratteristiche, alla ricerca di un angolo nascosto che possa custodire il terribile segreto che cerca di smascherare. Come una vongola che non sa cos’è la pioggia, l’ultimo libro di Giovanni Bonafoni uscito per i tipi de Il Lavoro Editoriale, è l'insolito titolo di un altro racconto poliziesco ambientato ad Ancona, in cui le tinte del giallo si fondono con un’atmosfera di grande ironia. Ambientata in un’Ancona chiusa e scontrosa nel settembre di un anno non lontano dai nostri tempi, questa storia surreale vede il protagonista, un cronista amante della vita comoda e tranquilla della provincia, diventare suo malgrado il “testimone auricolare” dell’uccisione di un ministro della Repubblica, trovato assassinato in un albergo del capoluogo dorico dove si trovava in visita ufficiale. Si chiama infine Ombre il thriller di Stefano Serpilli (Agostinelli Grafiche, 2005) che vede la provincia di Ancona diventare teatro di una serie di inspiegabili omicidi, collegati ad un antico manoscritto ritrovato tra le pietre della Santa Casa di Loreto. Un rispettabile professore, docente di sociologia all’università di Macerata, conduce tra mille vicissitudini un’indagine della massima segretezza: sarà proprio lui, dietro continui colpi di scena, a svelare l’identità del misterioso assassino, rivelando un terribile segreto. Ancona è lo sfondo angosciante del thriller, con scorci storici, palazzi antichi, vecchi caffè e il porto.
Ancona, nuova musa degli autori polizieschi
Negli ultimi tempi le atmosfere e le suggestioni di Ancona e della sua provincia, dove ai più “sembra non succedere mai niente”, hanno contagiato in particolare alcuni autori locali di thriller e polizieschi, che hanno scelto questa ambientazione per i loro romanzi e racconti
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